I RICERCATORI

Milo Adami (Roma 1981) insegna all’Isia di Urbino, allo Iaad di Bologna e al master della cineteca di Bologna e università di Parma in cinema documentario e cinema sperimentale. Nel 2016 ha conseguito un dottorato di ricerca alla Sapienza di Roma con una ricerca sui neo formati digitali, supporti e dispositivi tra video, cinema e arti visive. Tra i suoi ambiti di ricerca il cinema documentario, la video arte, il film saggio e le pratiche e teorie dell’audiovisivo. Affiliato al gruppo di ricerca labdoc (Le Laboratoire de recherche sur les pratiques audiovisuelles documentaires) dell’UQAM di Montreal, ha pubblicato i suoi saggi in Brecht e la fotografia (2014), Medium senza medium (2015), Une Télevision Allumée (2018). È autore di film documentari (A nord est, 2010, Dan Perjovschi Solo in Rome, 2012) proiettati in festival nazionali e internazionali, nel 2017 ha vinto il Premio Zavattini con il corto documentario Mirabilia Urbis.

Ha studiato Scienze politiche a Bologna dove, dopo il primo viaggio in Palestina, ha deciso di specializzarsi nella storia dei paesi mediterranei e vicino orientali, studiando anche islamistica e lingua araba, e laureandosi in studi coloniali e post-coloniali. Dopo un master in Mediazione tra i paesi del Mediterraneo promosso dalle università di Venezia, Barcellona e Montpellier, ha ottenuto la laurea magistrale in Relazioni internazionali del Medio Oriente.

Dottoressa di ricerca in Storia presso l’Università di Parma. Si è occupata di storia della Resistenza, dell’antifascismo e dei movimenti sociali e politici tra Italia liberale e Italia repubblicana. Attualmente si occupa di storia delle donne tra fascismo e Italia democratica, con particolare riguardo alle forme della rappresentazione femminile. Da anni svolge laboratori didattici nelle scuole e tiene corsi di formazione per insegnanti. Ha pubblicato Il teatro del conflitto (Odradek, 2003), L’utopia della concretezza. Vita di Giovanni Faraboli, socialista e cooperatore (Clueb, 2012), Fuochi oltre il ponte. Rivolte a Parma 1868-1915 (Derive Approdi, 2013) e Il futuro non si cancella (Panozzo, 2015). È tra gli autori dei volumi Parma dentro la rivolta (Punto Rosso, 2000), Nella rete del regime (Carocci, 2004), Una stagione di fuoco (Fedelo’s, 2015), Storia di Parma, voll. VI e VII (Mup 2016-2017) e del video-documentario L’ordine della follia (2009); è tra i curatori del testo di Nanni Balestrini, Parma 1922. Una resistenza antifascista (DeriveApprodi, 2002).

Antropologa, laureata in Scienze della cultura all’Università di Modena e Reggio Emilia e studiosa di differenza di genere famiglia e identità sessuale. Tra il 2006 e il 2008 ha condotto ricerche a Parigi sulle disuguaglianze e la divisione dei compiti familiari nelle coppie omosessuali. Fa parte del comitato scientifico della rassegna “Cosa dicono oggi gli antropologi” curata dall’Università di Parma. È tra gli autori del volume Il valore delle differenze. Tra teorie e pratiche educative, a cura di Damiano Felini e Cosimo di Bari (Edizioni Junior 2019) e Prigionieri del fuori. Ordine neoliberale e migrazioni (Bfs, 2018).

Laureata in Lettere presso l’Università di Parma, ha conseguito il diploma da archivista presso l’Archivio di Stato di Parma. Con lo questo ha collaborato in occasione della mostra documentaria Dal foglio alla trincea. Soldati parmensi alla grande guerra (Parma, 2015). Ha scritto articoli sulla stagione dei movimenti per le riviste “Pollicino Gnus” e “Zapruder”. Dal 2013 collabora con il Centro studi occupandosi di archiviazione dei fondi archivistici, dalla prima fase di riordino e inventariazione alla valorizzazione attraverso presentazioni, convegni e attività di ricerca.

Appassionato della storia politica e sociale del Novecento in Europa, da anni si dedica ad approfondire il periodo della Seconda Repubblica spagnola (1931/1939) e quello della dittatura di Franco (1939/1975). Come presidente della sezione di Parma “Guido Picelli” dell’Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna (AICVAS) ha promosso e contribuisce al recupero della memoria dei volontari parmigiani nella Guerra di Spagna. Collabora con il Centro studi movimenti di Parma nei rapporti istituzionali e nelle relazioni esterne.

Laureato in Scienze politiche nel 2007 all’Università di Bologna con una tesi sulle recenti trasformazioni economiche e urbanistiche di Parma, ha condotto ricerche sulla questione “sicurezza” in ambito urbano (Della Sicurezza) e sul trasporto pubblico locale (Indagine su Metrò al di sopra di ogni sospetto). È tra gli autori di Prigionieri del fuori. Ordine neoliberale e migrazioni (Bfs, 2018).

Laureata in Scienze storiche presso l’Università di Bologna con una tesi sul corpo femminile e sulla violenza sessuale negli anni settanta. Ha pubblicato Una storia difficile. Guerra e Resistenza nel Medesanese (2018) ed è tra le autrici di Sulle ali della vittoria. Renato Brozzi e la memoria della grande guerra a Traversetolo (2016). Da anni svolge laboratori e corsi di formazione nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Bibliotecario catalogatore dal 2005, ha lavorato soprattutto nelle biblioteche civiche delle provincia di Torino, occupandomi di catalogazione, revisione delle collezioni e servizi di reference. Dal novembre 2011 ha lavorato in tutte le principali facoltà di Palazzo Nuovo dell’Università di Torino. Si è occupato della catalogazione di fondi privati legati alla Resistenza, all’antifascismo e alla lotta delle donne. Ha lavorato a Milano (Mediateca Santa Teresa della Braidense), Reggio Emilia (Biblioteca Panizzi e provincia) e, dal 2013, presso l’archivio-biblioteca del Centro studi.

Laureato in Lettere classiche presso l’Università di Bologna nel 1972, con una tesi sulle città romane dell’Alta Etruria, è stato docente di lettere presso il Liceo classico “Gian Domenico Romagnosi”, quindi docente di italiano presso l’Itsos di San Secondo, infine docente di italiano e storia presso l’Itis di Parma. Collabora con il Centro studi occupandosi di archiviazione e catalogazione.

Dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Parma e in Scienze umane presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e docente di scuola secondaria di primo grado, si occupa di storia politica, con particolare attenzione al movimento antifascista italiano e alla sinistra rivoluzionaria degli anni Settanta. Tra le sue pubblicazioni Democrazia proletaria. La nuova sinistra tra piazze e palazzi (Punto rosso, 2010), I muri del lungo ’68. Manifesti e comunicazione politica in Italia (DeriveApprodi, 2014). È tra gli autori dei volumi Il sessantotto lungo la via Emilia (Bradipus, 2018), Una stagione di fuoco (Fedelo’s, 2015), Memorie d’agosto (Punto Rosso, 2007), Nella rete del regime (Carocci, 2004) e Parma dentro la rivolta (Punto Rosso, 2000).

Dottoressa di ricerca in Storia presso l’Università di Parma e archivista, da anni lavora con il Centro studi per la stagione dei movimenti di Parma per ricerche storiche, public history e attività didattiche negli istituti secondari di primo e secondo grado di città e provincia sugli anni Sessanta e Settanta ma anche sui temi di antifascismo, Seconda guerra mondiale e Resistenza. Si occupa anche dell’organizzazione e accompagnamento di studenti e adulti nei “viaggi della memoria”. Da diversi anni si dedica allo studio della storia della psichiatria e delle istituzioni totali. Ha pubblicato Follie di guerra. Medici e soldati in un manicomio lontano dal fronte 1915-1918 (Unicopli, 2014). È tra gli autori di Una stagione di fuoco (Fedelo’s 2015), Nella rete del regime (Carocci, 2004), Memorie d’agosto (Punto rosso 2007), Fascismo e Antifascismo nella Valle Padana (Clueb 2007) e tra i curatori del volume La resistenza contesa (Punto Rosso, 2004) e del video-documentario L’ordine della follia (2009).

Sociologo, ricercatore presso il Centro de Estudos Sociais dell’Università di Coimbra (Portogallo). Ha pubblicato diversi saggi sulla condizione del lavoro contemporaneo, sull’ambientalismo operaio e sull’ecologia politica. Tra questi, si segnala Lavoro Natura Valore: André Gorz tra marxismo e decrescita (Orthotes, 2015). Con Federico Chicchi ha scritto Manifesto per il reddito di base (Laterza, 2018). Ha curato l’edizione italiana di Ecologia e libertà di André Gorz (Orthotes, 2015). Ha indagato le strategie di penetrazione della Lega Nord in Emilia Romagna in un saggio contenuto in Populismo e democrazia radicale: in dialogo con Ernesto Laclau (Ombre corte, 2012).

Dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Pisa, ha collaborato con il Laboratorio di Topografia Antica e Archeologia Subacquea della stessa università e con il Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola Normale Superiore di Pisa, per progetti riguardanti lo studio del territorio e della ceramica in età romana. Ha all’attivo numerose campagne di scavo e ricognizione archeologica e ha pubblicato alcuni contributi di storia e di cultura materiale su riviste scientifiche di settore. È archeologa libera professionista.

Laureata in Filosofia presso l’Università di Parma con una tesi sul pensiero di Serge Latouche. Ha frequentato corsi di perfezionamento presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Parma con particolare attenzione al pensiero di Raimon Panikkar. Per il Centro Studi si occupa di archiviazione e catalogazione. Attualmente è Counselor umanistico ad indirizzo rogersiano-gestaltico e Relazioni d’aiuto, master quadriennale conseguito presso la Libera Accademia delle Scienze Umane di Parma con una tesi sulla drammatizzazione dei sogni nella Gestalt. Si occupa di sedute individuali e di gruppo ed è iscritta al registro CNCP – Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti.

Laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Padova. Da alcuni anni svolge laboratori e corsi di formazione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. È tra le autrici di Sulle ali della vittoria. Renato Brozzi e la memoria della grande guerra a Traversetolo (2016).

Laureato in Lettere moderne con indirizzo Storico contemporaneo, è giornalista professionista. Ha collaborato con diversi quotidiani e quotidiani online. Ha pubblicato Sconvocati. Le tangenti, la rivolta, la crisi del sistema Parma (Fedelo’s, 2012); Parma.Italia. Una città frontiera fra berlusconismo e democrazia a Cinque stelle (et.al., 2012); Il miracolo del latte. Quando il lavoro salvò la Parmalat (Ediesse, 2013), Vincenti per tutta la vita. Antifascisti parmensi nella guerra di Spagna (Bfs, 2017); Sempre meglio lavorare (romanzo, 2018).

Iranista ed insegnante di italiano. Dopo la maturità classica ha intrapreso il percorso universitario nell’ambito orientalistico, studiando nel corso degli anni a Bologna, Napoli e Shiraz (Iran) ed ottenendo il titolo di dottore magistrale in Lingue e culture dell’Asia e dell’Africa, concentrandosi sul quadrante vicino orientale e sull’Iran in particolare. In seguito ha partecipato a vari soggiorni di studio a Tehran, dove ha frequentato e superato con profitto alcuni corsi di lingua persiana presso il Dehkhoda Institute.