Memoria e rappresentazione dell’antifascismo nei manifesti politici degli anni settanta

a cura di Diego Melegari e Ilaria La Fata

Punto Rosso

  • Introduzione
  • Suoni e colori.
    Conflitti politici e memoria della resistenza negli anni settanta
    di Antonio Parisella
  • Dai “Teddy boys” ai “cinesi”: antifascismo e giovani generazioni
    di Andrea Rapini
  • Unità e conflitto. 
    Immagini della resistenza nei manifesti politici
    di Diego Melegari
  • I manifesti come memoria, lingua scritta e lingua parlata delle immagini
    di Gloria Bianchino
  • Cronologia su neofascismo e antifascismo dal 1960 al 1980
    di Marco Baldassari e Diego Melegari

Milano, 2004

Durante la “stagione dei movimenti”, tra gli anni sessanta e settanta, l’antifascismo tornò al centro del dibattito politico e ideologico, diventando terreno di confronto e di conflitto tra le forze politiche tradizionali, i movimenti sociali e i gruppi della nuova sinistra. Negli anni delle mobilitazioni giovanili, infatti, la memoria della resistenza e la lotta antifascista – riprese con fini e modalità differenti durante l’intera storia repubblicana – si intrecciarono con l’antiautoritarismo, l’antimperialismo e l’anticapitalismo, sfociando – in seguito al clima determinato dalla “strategia della tensione” – in una critica radicale agli apparati di stato e nelle pratiche “dell’antifascismo militante”.

Negli anni settanta, dunque, l’antifascismo determinò anche divergenze e linee di rottura tra i diversi soggetti politici, in una dialettica complessa tra continuità e innovazione, che travolse in un primo luogo l’identità culturale e ideologica delle sinistre. Il volume – che raccoglie i contributi del seminario La resistenza contesa (Parma, 5 ottobre 2002) – si propone di indagare queste tensioni, le diverse valenze e i nuovi contenuti assunti dal richiamo della resistenza antifascista. Un’analisi che privilegia la prospettiva fornita dai manifesti politici delle differenti forze, travalicando il campo della teoria politica e arricchendosi degli stimoli provenienti dallo studio dell’immaginario, dalle dinamiche generazionali e culturali, dai processi simbolici di identificazione e riconoscimento collettivo. Completa il libro una cronologia degli eventi che segnarono la contrapposizione tra neofascismo e antifascismo dal 1960 al 1980 in Italia.