Sabato 19 novembre 2016, ore 10 - 17:30

Auditorium di Casa Matteo Bagnaresi

Via Saragat 33/a – Parma

 

La giornata di discussione ha molteplici obiettivi. Innanzitutto l’incontro vuole ragionare su quelle che sono le due funzioni principali degli “archivi di movimento”: da un lato, la tutela del patrimonio documentario e la riflessione culturale e, dall’altro, la costruzione dell’antagonismo politico. Con la fine della stagione dei movimenti, infatti, molti archivi e centri di documentazione si sono trasformati – o si sono costituiti – in luoghi di sostegno teorico al conflitto sociale e in spazi di resistenza culturale e immaginazione sociale. Ma molti dei nostri archivi non sono riusciti ‒ e non riescono ‒ a spingersi oltre l’ambito della testimonianza, limitandosi talvolta al cerchio ristretto dei propri simpatizzanti, mentre il pensiero dominante, l’accademia, le istituzioni e il senso comune s’impossessano del passato, riscrivendolo a uso e consumo dell’ideologia del presente.
Come immaginare l’uscita da questa minorità è uno degli interrogativi di cui vorremmo discutere, proponendo anche di metterci al lavoro per tessere una rete capillare e duratura tra le nostre realtà, con strumenti adeguati a favorire la realizzazione, la promozione e la divulgazione delle nostre attività, e la messa in comune di idee pratico-organizzative per realizzare iniziative in occasione del prossimo anniversario del 1968.

 

La giornata è organizzata dal Centro studi movimenti di Parma.


Partecipano:
Archivio “il 68” ‒ Firenze
Archivio “Marco Pezzi” ‒ Bologna
Archivio “Primo Moroni” ‒ Milano
Archivio delle donne in Piemonte ‒ Torino
Associazione Memoria in movimento ‒ Salerno
Associazione per un archivio dei movimenti ‒ Genova
Biblioteca Franco Serantini ‒ Pisa
Centro di documentazione ‒ Pistoia
Centro studi “Piero Gobetti” ‒ Torino
Storie in movimento


Con il patrocinio del Comune di Parma.


Info: centrostudimovimenti@gmail.com