Identità nazionale e rappresentazione del movimento partigiano nel cinema dell’Italia repubblicana

a cura di Ilaria La Fata

 

 

Attraverso la visione e l’interpretazione di alcune sequenze di film sulla Resistenza, da Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945) a Il partigiano Johnny (Guido Chiesa, 2000), il percorso prende in esame il mito della lotta di Liberazione nell’Italia repubblicana. Dal dopoguerra ad oggi, infatti, la rappresentazione della Resistenza si è andata modificando profondamente: dall’idea dell’unità nazionale antifascista dei primi anni del dopoguerra alla memoria “politicizzata” della guerra fredda, dalla raffigurazione della Resistenza “tradita” negli anni della contestazione giovanile all’incontro con le problematiche storiografiche negli anni Novanta. L’interpretazione della lotta partigiana è mutata sotto l’incalzare delle trasformazioni dell’identità nazionale. In questo senso la filmografia sul movimento partigiano (come tutto il genere del cinema storico) si basa su un “doppio passato”: da un lato, la raffigurazione del fenomeno resistenziale del 1943-45 e, dall’altro, la visione politica-culturale della società in cui il film è stato prodotto.

 

Durante le lezioni si analizzeranno parti di film e ci si soffermerà sulla loro interpretazione e narrazione della Resistenza.

 

 

Il laboratorio, della durata di due incontri di due ore ciascuno, è rivolto alle ultime classi della scuola secondaria di primo e secondo grado.

 

 

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