La società contemporanea raccontata dal cinema di fantascienza

A

a cura di Andrea Palazzino

Nel cinema, la netta separazione tra narrazione d’autore e narrazione di genere ha da sempre limitato le reali potenzialità di un uso efficace di quest’ultimo per la rappresentazione dei sistemi sociali e politici e per i modelli ideali e comportamentali in esso egemoni. Spesso, invece, le opere di genere posseggono quella freschezza ed immediatezza di stile e linguaggio che risultano molto utili ad un loro uso didattico, soprattutto rispetto alla cultura delle giovani generazioni.
In particolar modo, la fantascienza si è sempre mostrata efficace nel rappresentare metaforicamente le paure più profonde e le speranze collettive di cambiamento che ogni epoca storica ha custodito in sé.
Tramite l’evoluzione del genere, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, in questa unità didattica si vogliono mostrare i cambiamenti sociali e politici della società occidentale ed in particolare di quella americana. Partendo dalla Guerra fredda e dal timore nucleare si affronteranno via via i movimenti di emancipazione degli anni Sessanta e Settanta fino agli ultimi decenni caratterizzati dai cambiamenti ambientali, dalla manipolazione genetica e dal dominio delle grandi corporation. Dopo una definizione iniziale degli elementi essenziali che definiscono il genere (il sistema dei personaggi, i tipi di strutture narrative, le ambientazioni, le tecniche cinematografiche caratterizzanti) si analizzeranno, tramite la visione di spezzoni filmici, i classici del genere: dalla Guerra dei Mondi (1953) all’Invasione degli ultracorpi (1956), da 2001: Odissea nello spazio (1968), ad Alien (1979) e Blade Runner (1982).

 

L’unità didattica sarà di 4 ore e suddivisa in 2 incontri ed è rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado.