I riti di passaggio e di iniziazione

a cura di Tifany Bernuzzi

 

 

Tutti gli individui passano attraverso diversi status nel corso della loro vita e queste “transizioni” sono marcate, in maniera più o meno evidente, da riti diversamente elaborati dalle differenti società. Questi riti si presentano distinti in tre fasi: una fase di separazione dove l’individuo esce dal suo stato anteriore, una fase di latenza, nel quale l’individuo si trova tra i due status, e una fase di aggregazione, dove la persona acquisisce il suo nuovo stato. Le tre fasi sono diversamente elaborate secondo i tipi di passaggio che, individuali o collettivi, ridefiniscono tutto degli status e dei ruoli.

La nascita è l’occasione del primo rito e l’infanzia può essere divisa o meno in diversi stadi, ma è l’accesso all’età adulta che più frequentemente è stato – ed è – accompagnato da riti detti d’iniziazione, iniziazioni “tribali” obbligatorie per i ragazzi o, più raramente per le ragazze, in modo da entrare a pieno diritto nell’età adulta. A differenza dei semplici riti di passaggio l’iniziazione consiste nel generare una identità sociale attraverso un rituale ed erigere questo rituale a fondamento assiomatico dell’identità sociale che produce. Per l’antropologo, l’iniziazione non è quindi né un semplice rito di transizione né un processo continuo di apprendimento, ma un rito di formazione discontinuo e irreversibile dell’individuo in rappresentanza di una categoria sociale della quale l’esperienza comune e transitiva di questa trasformazione puramente culturale è la caratteristica essenziale.

È fondamentale, per ogni società, che i propri membri acquisiscano in maniera adeguata le regole necessarie al mantenimento della società stessa, norme di comportamento che regolano la convivenza nel mondo dei soggetti adulti ma anche regole che i ragazzi, una volta terminata l’iniziazione dovranno far mantenere a loro volta alle nuove generazioni. Per essere sicura che ciò avvenga e che avvenga nel modo corretto, la società ha creato riti che diano a iniziati ed inizianti confini sicuri entro i quali muoversi.

 

Scopo di questa unità didattica è quello di fornire una chiave di lettura ad episodi che portano dall’adolescenza all’età adulta e che nella nostra società contemporanea hanno confini sempre più labili. Attraverso l’utilizzo di materiale fotografico e la lettura di testi si offrirà un approccio ai modi in cui le differenti società in varie parti del mondo hanno segnato il passaggio dall’adolescenza al mondo degli adulti per dare la possibilità di avere una visone più oggettiva e definita di come questo rito sia fondamentale per le società.

 

L’unità didattica prevede due incontri di due ore ciascuno ed è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

 

 

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