Manifesti e comunicazione politica in Italia

di William Gambetta
prefazione di Edoardo Novelli, DeriveApprodi, Roma 2014

Dalla fine degli anni Sessanta, con l’onda lunga del ’68 italiano, il manifesto è stato uno dei principali strumenti della comunicazione politica. Nel vivo di quelle mobilitazioni conobbe una vera e propria rinascita, sia nel linguaggio grafico che nei modelli d’informazione e agitazione.

Questo libro svolge un’analisi dei codici comunicativi che i diversi partiti e movimenti italiani utilizzarono nei loro manifesti.

La grafica politica si rinnovò anche sulla base degli stimoli e degli impulsi che provenivano da altri paesi, dai manifesti del Maggio parigino a quelli latinoamericani, dai disegni underground statunitensi ai grandi cartelloni della Cina maoista. Sperimentazioni grafiche che si intrecciarono a cliché più consueti, recuperati dall’iconografia del movimento operaio.

Il confronto tra i manifesti italiani e quelli esteri e tra manifesti di differenti organizzazioni, più o meno distanti dai movimenti, mostra come il linguaggio della rivolta abbia influenzato l’immaginario politico nel suo complesso e le sue rappresentazioni iconiche, sconvolgendo anche la grafica dei partiti istituzionali.

Nei primissimi anni Ottanta, con il declinare dei movimenti e il ritorno della politica nei luoghi istituzionali, il ruolo di questo medium declinò e la pervasività della televisione lo rese progressivamente marginale o, per lo meno, ne cambiò profondamente la funzione.

Il Trailer

Indice

Prefazione di Edoardo Novelli
Abbreviazioni

Introduzione

Il manifesto nel lungo ’68
Il rinnovamento della grafica
Un mass-medium per la politica
La progettazione e la stampa
La diffusione e l’occupazione degli spazi pubblici

Vecchi e nuovi protagonisti
I giovani
Gli operai
Le donne

Simboli e icone di partito
I simboli
I totem e i colori
Le date
I maestri, i martiri e i leader

Violenza politica
La forza del popolo
Guerra, repressione e stragismo
La lotta armata

Conclusioni

Indice dei nomi

William Gambetta è Dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Parma e in Scienze umane presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, oltre che ricercatore del Centro studi movimenti di Parma. Dal 2003 è tra gli animatori della rivista di storia «Zapruder». Tra le sue pubblicazioni: Democrazia proletaria. La nuova sinistra tra piazze e palazzi (2010) e Memorie d’agosto. Letture delle Barricate antifasciste di Parma del 1922 (2007).

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