Cronaca di una mattina al Cinema Astra

Il 13 febbraio scorso, sono state tante le domande dei bambini al cinema Astra, dopo aver visto il cartone animato “La stella di Andra e Tati”, prodotto dalla Rai nel 2018. L’incontro, cui hanno partecipato circa 300 alunni di diverse classi delle scuole primarie della città, è stato organizzato dal Centro studi movimenti, in collaborazione con il Comune di Parma e la Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus, nell’ambito delle iniziative per la Giornata della memoria. Tramite questa proiezione, centinaia di bambini e bambine hanno potuto conoscere la storia di Alessandra e Tatiana Bucci, due sorelle ebree originarie di Fiume, che vennero deportate ad Auschwitz il 29 marzo 1944 insieme a madre, nonna, zia e cuginetto quando avevano 4 e 6 anni. Una volta arrivate a Birkenau, vennero probabilmente scambiate per gemelle perché praticamente identiche, nonostante la loro differente età e, con il cuginetto, indirizzate nel Kinderblock, la baracca dei bambini destinati agli esperimenti del dottor Joseph Mengele. La madre e la zia furono mandate in una baracca poco distante da quella dei bambini e immesse nei Kommando di lavoro nel lager.
Andra e Tati fanno parte di quelle pochissime centinaia di bambini (sugli oltre 200 mila minori internati ad Auschwitz) che sono riuscite incredibilmente a sopravvivere alle brutalità e agli orrori del lager. Un’esperienza terribile che le ha segnate per sempre, ma che ha avuto anche un lieto fine perché, individuate e riconosciute dai loro genitori grazie al numero tatuato sul braccio, nel 1946 sono riuscite a ritornare fra le braccia di mamma e papà per ricominciare una vita il più possibile normale.
La visione del cartone ha suscitato molta curiosità nei bimbi su come fosse possibile vivere e sopravvivere nei lager, e ha anche stimolato la riflessione sui motivi che hanno portato a odiare tanto qualcuno da volerlo prima escludere dalla vita pubblica (il razzismo nazista ma anche quello fascista) e poi annientare.
A rispondere alle tante sollecitazioni sono state Ilaria La Fata, ricercatrice del Centro studi movimenti, e le due autrici del cartoon, Rosalba Vitellaro e Alessandra Viola.

Parma, 14 febbraio 2019

Centro studi movimenti