Storie di persone e di città

Sabato 7 Dicembre 2019, ore 15

Aula K16, Università di Parma, plesso di vicolo Santa Maria 1 – Parma

I Capannoni di Parma

Come promesso al convegno del 16 novembre, per le tante persone che non sono riuscite ad entrare al Palazzo del Governatore, replichiamo l’incontro “I Capannoni di Parma. Storie di persone e di città”.

Ancora oggi, nel gergo parmigiano, il termine “capannone” è sinonimo di rozzo, plebeo e in tanti lo usano per definire quegli individui che fuoriescono dall’etichetta dei modi urbani, civili, borghesi. Tutti lo usano ma pochi, soprattutto tra i più giovani, sanno quale sia la sua origine, intimamente legata a una storia specifica di Parma, quella dello sventramento dell’Oltretorrente da parte del regime fascista, e del conseguente spostamento di molte famiglie in caseggiati ultrapopolari in zone fuori dal centro urbano: i “Capannoni” appunto, così soprannominati per la loro forma a capanna.

Organizzato da Centro Studi Movimenti Parma e Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, in collaborazione con Archivio di Stato di Parma e Archivio Storico Comunale di Parma, con il contributo della Regione Emilia Romagna e il patrocinio del Comune di Parma.

Programma
Ore 15 Saluti
Ore 15:15: interventi di
Margherita Becchetti (Centro studi movimenti) – Oltretorrente e classi popolari
Sandra Mikolajewska, Andrea Zerbi (Università di Parma) – I progetti di riqualificazione tra ’800 e ’900
William Gambetta (Centro studi movimenti) – Il “piccone risanatore” fascista
Andrea Maiocchi, Maria Evelina Melley (Università di Parma) – I luoghi della demolizione
Mario Palazzino (Archivio di Stato Parma) – Sovversivi e capannoni sotto il regime
Paolo Giandebiaggi, Virginia Villani (Università di Parma) – Il “disegno” dei capannoni
Ilaria La Fata (Centro studi movimenti) – Vivere nei capannoni
Michela Cerocchi (Centro studi movimenti) – I capannoni nel dopoguerra
Alessandra Gravante, Chiara Vernizzi (Università di Parma) – La città dopo i capannoni
17:15: Conclusioni

Info: centrostudimovimenti@gmail.com