Renato Brozzi e la memoria della Grande guerra a Traversetolo

Michela Cerocchi, Anna Mavilla, Susanna Preo
Centro studi movimenti – Comune di Traversetolo, Parma 2016, 80 pp.

Il 27 maggio 1923 Traversetolo si preparava per un evento da tempo atteso: l’inaugurazione della Vittoria angolare, ideata e realizzata da Renato Brozzi, e posta sull’edificio comunale per norare i soldati morti durante il primo conflitto mondiale.
Un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale, dal mondo degli ex combattenti e da gran parte del paese, e a cui persino Gabriele D’Annunzio diede il proprio contributo.

La Vittoria angolare fu uno dei primi monumenti in Italia ad usare l’immagine femminile – slanciata e gloriosa, simbolo del trionfo sul nemico ma anche della patria che si era rialzata dalle ceneri della guerra e rinasceva più forte di prima per ricordare i caduti.

Un monumento importante, dunque, non solo per la sua estetica ma anche perché esso costituì un passaggio decisivo nell’elaborazione fascista della memoria della Grande guerra. Il suo ricordo pubblico, infatti, divenne ben presto lo strumento ideologico con cui il nascente regime preparò la nazione e gli italiani alle altre successive guerre.

INDICE

Prefazione
Nicola Brugnoli (Assessore alla Cultura del Comune di Traversetolo)

Introduzione
Michela Cerocchi

La retorica della morte. La memoria della Grande guerra tra l’immediato dopoguerra e l’età fascista
Michela Cerocchi

La Vittoria angolare. Il monumento alla Grande guerra di Traversetolo
Susanna Preo

Renato Brozzi, da Traversetolo a Roma e ritorno
Anna Mavilla

Le Autrici
Michela Cerocchi e Susanna Preo sono ricercatrici del Centro studi movimenti di Parma, Anna Mavilla è docente di materie letterarie presso l’Istituto Tecnico Economico “M. Melloni”.