Lettere di Giuseppe Azzi dalla grande guerra

di Cecilia Boggio Tomasaz
(Fedelo’s editrice, Parma 2015, pp. 175, 18 euro)

Giuseppe Azzi, detto Peppino, aveva appena compiuto diciotto anni quando fu reclutato nel 1917 per la Grande guerra. Lasciò Parma per essere addestrato alla caserma di Sassuolo, nel Modenese, e poi iniziò la sua esperienza in trincea, con l’avvicendarsi tra prima linea e retrovie, fino ai lunghi mesi a presidio dei territori conquistati dopo la vittoria del novembre 1918.

Il libro ripercorre la sua esperienza attraverso la corrispondenza con la famiglia, il suo percorso di adesione agli ideali patriottici ma anche i racconti della durissima quotidianità al fronte. Alle sue vicende al fronte si intrecciano quelle dei suoi familiari e della città di Parma, con la vita dei borghi, le tensioni interventiste e poi le difficoltà della mobilitazione e del razionamento, l’epidemia di spagnola nell’ultimo anno di guerra, l’atmosfera euforica della vittoria e le cupe preoccupazioni dell’immediato dopoguerra.

L’autrice
Laureata presso l’Università degli studi di Bologna, Cecilia Boggio Tomasaz è docente di lettere presso la scuola secondaria superiore. Si interessa di storia delle classi popolari e di storia del Novecento parmense, con particolare attenzione al movimento cattolico. Tra le sue pubblicazioni il volume Cattolici e impegno politico a Parma 1900 – 1925 (Il Borgo, 1998).

INDICE

Introduzione
Il mondo di Peppino
1917: alle armi
In trincea
Parole dal fronte

La battaglia del Piave
Dal Piave alla vittoria
Il dopoguerra avanza
Appendice iconografica
Indice dei nomi